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Fattori prognostici di emorragia intracranica dopo terapia fibrinolitica


Lunedì 4 Ottobre 2004

I pazienti ad alto rischio di emorragia intracranica sono generalmente esclusi dagli studi clinici in cui vengono valutati i farmaci trombolitici.

L’obiettivo dello studio è stato quello di esaminare i fattori predittori di emorragia intracranica tra i pazienti, non-selezionati, con infarto miocardico acuto.

I dati sono stati ottenuti dal FASTRAK II, un registro delle sindromi coronariche acute.
Al progetto FASTRAK prendono parte 111 ospedali canadesi.

Tra il 1° gennaio 1998 ed il 31 dicembre 2000, 12.739 pazienti sono stati sottoposti a terapia fibrinolitica per infarto miocardico acuto.

Di questi 146 pazienti ( 1,15% ) sono incorsi in un ictus, mentre 82 pazienti ( 0,65% ) hanno manifestato un’emorragia intracranica.

L’età avanzata, il sesso femminile, la storia di eventi cerebrovascolari, l’ipertensione sistolica o all’arrivo ( pressione sistolica > 160 mmHg ) sono stati identificati come fattori di rischio indipendenti di emorragia intracranica.

I pazienti trattati con Streptochinasi hanno presentato un più basso rischio di emorragia intracranica.

Tra i pazienti ad alto rischio, l’incidenza di emorragia intracranica è risultata bassa, con una percentuale variante tra lo 0,7% e l’1,8%. ( Xagena 2004 )

Huynh T et al, Am Heart J 2004; 148: 86-91

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